Forare i lobi già in tenera età è una di quelle pratiche a cui molti genitori scelgono di sottoporre i loro figli, a prescindere dal volere e/o dalle capacità di autogestione di questi ultimi. Nei casi più estremi, si assiste a scene in cui i neonati, ancora in fasce nelle culle degli ospedali, vengono “bucati” alle orecchie nella falsa credenza dell’efficacia dell’azione, che, secondo l’opinione popolare, non dovrebbe portare traumi al piccolo appena nato. Caso diverso invece per i piercing nel resto del corpo, su cui invece, per fortuna, c’è un’attenzione diversa, anche legale. Ma c’è davvero un’età giusta per forarsi i lobi e fare un piercing?
Qual è l’età giusta per forarsi i lobi delle orecchie?
L’assunto da cui partire è che non esiste un’età giusta per forarsi i lobi o fare un piercing, ma esistono tutta una serie di varianti da tenere in considerazione che permettono di comprendere quando è il momento opportuno. Ciò che dobbiamo dare per certo, invece, è che per i primi 2/3 anni di vita è sempre meglio non prendere in considerazione l’idea.
Il perché di questa affermazione riguarda diversi fattori, che includono tanto la non autonomia del piccolo appena nato quanto le condizioni imposte dal sistema immunitario. Forarsi i lobi delle orecchie, per quanto richieda un’apparentemente semplice procedura, obbliga infatti la persona a subire una ferita, che nei neonati può, nei casi peggiori, essere anche causa di trauma psicologico. Il dolore provocato, infatti, non si riduce con il ridursi dell’età; anzi, il rischio che un bambino si faccia più male con un orecchino nei primi mesi di vita è estremamente elevato, considerata l’elevata possibilità di gesti imprevedibili messi in atto dal piccolo di casa.
Dunque, l’età giusta per forarsi i lobi e fare un piercing si allontana verso un periodo più consapevole della vita di un individuo, che sicuramente a 3 mesi non potrà decidere per le proprie orecchie ne tanto meno tenere a freno le mani, rischiando di tirarsi via il gioiello. La stessa ferita che il buco provoca, poi, ha bisogno di un sistema immunitario ben formato per ridurre al minimo il rischio di reazioni avverse; aspettiamo dunque almeno i 5/6 anni di vita prima di procedere con i buchi alle orecchie, anche se sarebbe consigliabile permettere ad ognuno di scegliere per se e dunque di attendere almeno il periodo dell’adolescenza. In ogni caso, rivolgersi ad un professionista e non ad una qualsiasi gioielleria è il primo passo per minimizzare il rischio di traumi ed infezioni, più frequenti soprattutto presso quegli spazi in cui si usano ancora le obsolete pistole per forare i lobi.
Piercing: a che età è legale farlo?
Per quanto riguarda i piercing, e più in generale tutte le cosiddette “body modification”, bisogna tenere conto di quanto deciso dal legislatore in virtù della tutela dei minori, e procedere di conseguenza.
Dunque, se la domanda è qual è l’età giusta per fare un piercing, bisogna tenere in considerazione che, in Italia, tutte le body modification, tatuaggi e piercing compresi, non possono essere effettuate su bambini e ragazzi minori di 14 anni. In ogni caso, fino al compimento dei 18 anni dell’individuo, e dunque nell’età compresa tra i 14 ed i 18, per permettere al minore di praticare un buco nel proprio corpo è necessario il consenso informato sottoscritto dai genitori o dai tutori legali, a meno ovviamente di non sfociare nell’illegalità – sconsigliabile non solo per i rischi penali, ma anche per le possibili ricadute sulla salute del minore.
Bisogna inoltre prendere in considerazione la possibilità che il professionista si rifiuti di applicare un piercing ad un minorenne; nonostante l’età giusta per fare un piercing sia legalmente a fissata ai 14 anni, l’evenienza può accadere a discrezione dell’operatore anche a fronte del consenso informato sottoscritto dal genitore.
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