Sembra un tema controverso ma in realtà non poteva essere più chiaro: Un minorenne per farsi fare un piercing deve avere l’autorizzazione dei genitori. Bando alle opinioni e alle teorie contrastanti. È la legge italiana che lo stabilisce e non esistono scappatoie al riguardo. Come fare per comprovare che i genitori sono davvero d’accordo? Occorre fargli firmare un apposito documento, dove dichiarano di dare il proprio consenso per il piercing del figlio. In questo pratico articolo ci occuperemo del modulo in questione, con indicazioni su come compilarlo e da dove scaricarlo.

Com’è fatto il modulo per l’autorizzazione del piercing?

Il documento prevede l’autorizzazione da parte di entrambi i genitori per l’esecuzione del piercing sul corpo del figlio. Nel caso di genitori divorziati può essere sufficiente far firmare l’autorizzazione al genitore che ha ricevuto l’affidamento. Invece, nel caso di affidamento congiunto, serviranno comunque le firme e l’autorizzazione di entrambi i genitori.

Sul modulo devono essere indicate le generalità dei firmatari, che esercitano la potestà parentale. Inoltre, deve essere descritto in modo breve ma preciso il tipo di operazione che verrà effettuata. Questa descrizione, riportata in calce al documento, ha una funzione ben specifica. Serve, infatti, per identificare l’autorizzazione ottenuta. In questo modo si evitano fraintendimenti o raggiri da parte dei più furbetti. Pensiamo, ad esempio, che i genitori diano l’autorizzazione per l’esecuzione di un piercing al naso e il ragazzo o la ragazza chieda invece di farsi fare un piercing sulla lingua. Per legge il body piercer non potrà eseguire il piercing richiesto. Prima di procedere avrebbe infatti bisogno di una nuova autorizzazione, in cui il consenso dato dai genitori coincidi con il lavoro richiesto dal figlio.

L’autorizzazione dei genitori è proprio necessaria?

Assolutamente sì. Tutti i piercer professionisti sono tenuti per legge a richiedere il modulo di autorizzazione a ogni cliente di minore età. Se non lo fanno, significa che la loro attività non rispetta la normativa vigente in materia. Sono situazioni in cui con ogni buona probabilità vengono ignorate anche altre linee guida, come quelle di tipo igienico-sanitario. Per la propria sicurezza e tranquillità, meglio rivolgersi a chi svolge il proprio mestiere in modo responsabile. Non solo i genitori saranno più contenti, ma si eviteranno per di più eventuali complicazioni dovute a un’operazione effettuata senza rispettare i necessari parametri per la salute. Niente colpi di testa o bravate quando si parla di un piercing. La procedura è delicata e le conseguenza di una cattiva scelta potrebbero essere più gravi di quel che si possa immaginare.

Quando si richiede anche il consenso informato

In alcuni casi e in alcune zone d’Italia, oltre al modulo di autorizzazione è necessario firmare anche un altro documento. Si tratta del cosiddetto consenso informato. In che cosa consiste? Stiamo parlando di un foglio in cui chi firma dichiara di essere cosciente delle possibili complicazioni che potrebbero verificarsi, soprattutto per chi si fa fare un piercing per la prima volta. Attraverso il consenso informato il piercer professionista viene sgravato da ogni responsabilità nel caso in cui qualcosa vada storto. Se si ha a che fare con minorenni, anche questo documento deve essere firmato dai genitori. Se così non fosse, l’autorizzazione da presentare assieme perde il proprio valore legale e il professionista non può eseguire il piercing.

Dove trovare il modulo di autorizzazione

In rete è possibile trovare il facsimile del documento di autorizzazione. Se il minorenne è davvero convinto e soprattutto se i suoi genitori sono sicuri del consenso, non resta da fare altro che scaricare il modulo, stamparlo, firmarlo e portarlo dal professionista prescelto. Potete trovare a questo link un esempio del modulo di cui avete bisogno.