Piercing e nichel: attenzione alle allergie

Attenzione al piercing realizzato con il nichel. E’ facile riscontrare una reazione allergica.

Capita molto spesso che il piercing possa sviluppare una forma d’allergia al nickel. Di seguito, allora, vi offriamo una guida completa per rimediare a questo inconveniente, trovando i giusti rimedi.

Esempio di lieve infezione da piercing all'orecchio
Esempio di lieve infezione da piercing all’orecchio.

E’ importante subito sottolineare che in sé il nickel non è assolutamente nocivo per la nostra salute. Si tratta, nello specifico di un materiale che più di quanto uno possa pensare può scatenare antipatiche reazioni. Per fortuna i piercing sono realizzati sempre più con materiali biocompatibili. Tra questi i più gettonati sono creati, ad esempio, con il titanio, l’acrilico e l’acciaio chirurgico e l’oro zirconia. I professionisti del settore suggeriscono d’adoperare piercing con la bioplastica: un materiale ipoallergenico sempre più utilizzato per i piercing da porre sulla bocca, fuori e dentro.

Esempio di infezione da piercing estesa a naso e bocca
Esempio di infezione da piercing estesa a naso e bocca

Come posso capire d’essere allergico al nichel?

Non serve chissà quanto tempo per scoprire d’essere allergici al nichel. La sua intolleranza, infatti, si manifesta in tempi abbastanza rapidi. Pensate che a volte è evidente anche solamente dopo pochissimi minuti, mentre in casi più rari può passare pure un’intera giornata prima di trovarsi davanti ad un forte sfogo della pelle. Nel momento, però, in cui si avverte un pizzicore, si nota un rigonfiamento o ancora un rossore nella zona in cui è stato posto un piercing vuol dire, allora, che siete davvero soggetti allergici al nichel. In questo caso è necessario eliminare subito il piercing ed evitare di toccarsi o peggio di grattarsi la parte arrossata. Purtroppo molti giovani finiscono per stuzzicare continuamente l’epidermide anche con le mani sporche, che sappiamo sono piene di microbi e di batteri.

Attenzione alle mani sporche che trasmettono microbi e batteri.

Altri sintomi specifici che avvertono la presenza di un’allergia al nichel sono la formazione di crosticine di colore marrone scuro o peggio di vesciche. Queste ultime sono le più scoccianti e dolorose, soprattutto se si creano all’interno della bocca, precisamente sulla lingua. Con la presenza di vesciche è necessario andare subito da un esperto.

Mai adoperare un piercing al nichel sul corpo, mai sui capezzoli.

Non appena si avverte una sensazione di calore e di gonfiore è chiaro che è in corso un’infiammazione.

Cosa fare dopo aver riscontrato di essere allergici al nichel?

Evitare di mettere soprattutto sulla lingua piercing realizzati con il nichel.

Come prima cosa è fondamentale rimuovere il piercing. In seguito recatevi in farmacia è richiedete una crema specifica da applicare sulla parte circoscritta così da alleviare il fastidio e curare l’allergia. Ovviamente nei casi più gravi è decisamente consigliato di contattare un dermatologo per prenotare una visita di controllo.

Mai, invece, curarsi in modo fai da te con impacchi improbabili e, soprattutto, improvvisati. E’ bene tenere a mente che alcune infiammazioni se non sono curate per bene possono degenerare.

Come scoprire se un piercing contiene al suo interno il nichel?

Esempio di piercing realizzato con il titanio. Fino ad ora risulta essere uno dei migliori materiali capaci di contrastare le reazioni allergiche.

Innanzitutto è molto importante il luogo dove decidete di acquistare il vostro gioiello. Fatelo sempre all’interno di negozi specializzati e sarete in questo modo sicuramente più sicuri del prodotto che state comprando. Non vi vergognate assolutamente di chiedere con quale materiale è realizzato il piercing. Sappiate poi che tutti i gioielli che costano poco di solito sono proprio quelli fatti con il nichel. Meglio, allora spendere un po’ di più ed evitare spiacevoli situazioni.