A volte capita che, dopo aver effettuato un piercing, ci siano degli spiacevoli inconvenienti. Può capitare, ad esempio, che compaia una piccola bolla nell’orecchio dal colore rosso con all’interno del pus. Questa reazione è abbastanza comune, si presenta soprattutto nei fori praticati nelle cartilagini ed è legata ad un’infezione che si sta sviluppando.

Se il tuo nuovo piercing si presenta in questo modo niente panico, c’è sempre una soluzione! All’interno di questo articolo vedremo come mai si forma, cosa è consigliabile fare in merito e cosa, invece, è meglio non fare.

Come mai compare la bolla?

I motivi più frequenti sono la scarsa igiene del piercing, il materiale o la forma inadeguata del gioiello  oppure l’aver praticato il foro tramite pistola e non ago. Nell’ultimo caso l’orecchio è sottoposto ad una pratica estremamente invasiva e traumatica. La pistola, infatti, oltre ad essere poco igienica perchè non smontabile, causa un trauma nella pelle che può portare al’insorgere di infezioni.

Cosa fare in caso di bolla

La prima cosa da fare, naturalmente, è non andare in panico. La bolla si cura con estrema facilità e probabilmente, se l’infezione viene curata in tempo, non c’è neanche bisogno di rinunciare al proprio piercing.

La seconda cosa da fare è accertarsi del materiale e della forma del gioiello. E’ utile recarsi dal proprio piercer per farlo cambiare e sceglierne uno in oro (limita le infezioni ed è uno dei migliori materiali) che sia del giusto tipo e delle giuste dimensione (tranne nel caso di allergia). E’ altamente sconsigliabile cambiarlo da soli in quanto, essendo l’orecchio infetto, si rischia di provare molto dolore e di non riuscire nell’impresa. Il piercer, invece, essendo esperto saprà gestire al meglio la situazione.

In terzo luogo bisogna procedere con la cura e l’igiene del piercing e della bolla. Bisogna ricordarsi di lavare sempre bene le mani prima di toccarlo e di disinfettare con un sapone antibatterico neutro, privo di sostanze che possano irritare ulterniormente l’orecchio o che possano intaccare il pH dello stesso.

Come quarta cosa bisogna utilizzare una crema per far scattare il meccanismo di guarigione. Una delle più consigliate è il Gentalin Beta, da applicare due volte al giorno, ma è possibile recarsi dal proprio piercer o dal proprio medico di fiducia per valutare insieme quale crema sia meglio utilizzare. Nel giro di 4 o 5 giorni, in questo modo, la bolla dovrebbe scomparire (se sei particolarmente senisibile potrebbe volerci di più, anche due settimane). Se così non fosse significa che l’infezione è avanzata e bisogna recarsi nuovamente dal proprio medico per vedere come procedere. In questo caso, probabilmente, ti verrà chiesto di rimuovere il piercing e di cominciare una cura antibiotica.

Cosa non fare in caso di bolla

Dopo aver visto tutti i consigli utili su cosa fare in caso di bolla all’orecchio possiamo passare ai divieti.

E’ assolutamente vietato giocare con la bolla, toccarla o provare a scoppiarla. Al suo interno, infatti, molto probabilmente ci sarà del pus infetto. Provocarne la fuoriuscita significa aggravare inutilmente ed ulteriormente l’infezione, rischiando di aumentare i tempi di guarigione se non passare direttamente a togliere il piercing perchè l’infezione è troppo avanzata.

Quindi, l’unico momento in cui puoi toccarla è con le mani pulite, nell’attimo in cui stai applicando la crema utile per la guarigione. Non vorrai rischiare di dover togliere il nuovo piercing, vero?

Quando cominciare a preoccuparsi

Se dopo 4 o 5 giorni di applicazione della crema non vedi nessun miglioramento, ma al contrario la bolla è più rossa e dolorante, significa che probabilmente non sta avendo l’effetto desiderato e potrebbe volerci qualcosa di più forte. In questo caso recati dal tuo medico che sicuramente saprà darti i giusti consigli e farà in modo che l’infezione non si aggravi.